AISM e la sua Fondazione FISM destinano anche quest'anno 3
milioni alla ricerca per dare risposte alle persone con SM. Dalle borse
per neolaureati al programma dedicato a Rita Levi Montalcini. Per
partecipare invia la domanda entro il 25 aprile 2013
Grazie al significativo contributo degli italiani che hanno scelto di
sostenere l’AISM con la sua Fondazione (FISM) attraverso il 5 per
1000 anche quest’anno l’ Associazione metterà a disposizione della
ricerca 3 milioni di euro. “Quest’anno con il Bando
confermiamo l’impegno di AISM nel sostenere la ricerca e promuovere il
coinvolgimento di ricercatori di talento, nel campo della ricerca sulla
sclerosi multipla con l’obbiettivo di dare risposte alle persone con SM”, afferma Mario Alberto Battaglia, Presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.
Gli interessati potranno scaricare il bando da questa pagina a
partire dal 25 febbraio 2012. L'application va fatta entro il 25 aprile
2013.
Scarica il Bando FISM 2013
Con il Bando 2013 verranno finanziati progetti di ricerca di
eccellenza e innovativi mirati a dare un importante contributo alla
ricerca della causa, di nuovi trattamenti, e al miglioramento della
qualità della vita delle persone con sclerosi multipla. FISM si mette a disposizione di ricercatori a prescindere dall'esperienza: finanzia borse di addestramento per neolaureati e borse di ricerca a
ricercatori già in grado di proporre e svolgere autonomamente un
progetto anche nell’ambito di linee di ricerca innovative. Non solo, la Fondazione promuove il programma intitolato a Rita Levi Montalcini già presidente onoraria emerita dell’Associazione, nato
per facilitare il rientro di ricercatori dall’estero o per consentire
il loro trasferimento in un Istituto di eccellenza in Italia. È Quest'ultimo è riservato a ricercatori già affermati a livello internazionale, specializzati in un’area di ricerca specifica sulla SM, che svolgono un programma di ricerca autonomo. La Fondazione al termine della borsa, in accordo con l’Istituto che ha ospitato il ricercatore, valuterà
la possibilità di adottare il ricercatore offrendo un ulteriore
percorso di carriera nella ricerca sulla sclerosi multipla.
Oltre il Bando FISM promuove e finanzia, con fondi dedicati, i cosiddetti “Programmi speciali”, ovvero
ricerche di ampio respiro, su temi particolarmente importanti e
innovativi, che coinvolgono la collaborazione di più ricercatori senior
di più centri e network di eccellenza nazionali e/o
internazionali. infine, la Fondazione è interessata anche ricevere
proposte di programmi speciali da ricercatori e istituzioni, in
qualisiasi momento dell’anno.
Per ogni ulteriore informazione scrivi alla segreteria FISM all’indirizzo: fism@aism.it
FONTE: www.aism.it
Veronica Staminale
cellule staminali si, cellule staminali no... un piccolo blog per aiutarvi a capire cosa sono le staminali, a cosa servono, cosa dice la legge.. perchè l'informazione è potere!
lunedì 25 febbraio 2013
giovedì 21 febbraio 2013
Conferenza "Le cellule staminali tra scienza e fantascienza"
Venerdì 22 febbraio 2013, alle ore 21.00, presso l’Auditorium della Fondazione Ferrero (strada di Mezzo, 44 – Alba), si tiene l’incontro “Le cellule staminali tra scienza e fantascienza”.
Il neurobiologo del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Nico) dell’Università di Torino Luca Bonfanti e il giornalista Piero Bianucci, si confrontano sull’avventura ventennale delle staminali, nell’anno che le ha consacrate con il Premio Nobel consegnato all’inglese John B. Gurdon e al giapponese Shinya Yamanaka.
Oggi le cellule staminali permettono di ricostruire la cornea, produrre pelle e curare leucemie e linfomi. Guardando al futuro i ricercatori parlano di “medicina rigenerativa” per riparare danni subiti da cuore, muscoli, sistema nervoso, e persino di interi organi costruiti in provetta per essere poi trapiantati come se fossero pezzi di ricambio.
Per partecipare occorre ritirare i biglietti d’ingresso, gratuiti e fino ad esaurimento dei posti, presso la Fondazione Ferrero (via Vivaro, 49 – Alba), la Biblioteca Civica (via Vittorio Emanuele, 19 – Alba), l’Enolibreria ‘I Piaceri del Gusto’ (via Vittorio Emanuele 23/A – Alba), la Libreria Zanoletti (via Cavour 5/B – Alba) e la Libreria Crocicchio (via F.lli Carando, 8 – Bra).
Per informazioni:
www.fondazioneferrero.it
Tel.0173.295259
Email: info@fondazioneferrero.it
Il neurobiologo del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Nico) dell’Università di Torino Luca Bonfanti e il giornalista Piero Bianucci, si confrontano sull’avventura ventennale delle staminali, nell’anno che le ha consacrate con il Premio Nobel consegnato all’inglese John B. Gurdon e al giapponese Shinya Yamanaka.
Oggi le cellule staminali permettono di ricostruire la cornea, produrre pelle e curare leucemie e linfomi. Guardando al futuro i ricercatori parlano di “medicina rigenerativa” per riparare danni subiti da cuore, muscoli, sistema nervoso, e persino di interi organi costruiti in provetta per essere poi trapiantati come se fossero pezzi di ricambio.
Per partecipare occorre ritirare i biglietti d’ingresso, gratuiti e fino ad esaurimento dei posti, presso la Fondazione Ferrero (via Vivaro, 49 – Alba), la Biblioteca Civica (via Vittorio Emanuele, 19 – Alba), l’Enolibreria ‘I Piaceri del Gusto’ (via Vittorio Emanuele 23/A – Alba), la Libreria Zanoletti (via Cavour 5/B – Alba) e la Libreria Crocicchio (via F.lli Carando, 8 – Bra).
Per informazioni:
www.fondazioneferrero.it
Tel.0173.295259
Email: info@fondazioneferrero.it
FONTE: www.unito.it
martedì 19 febbraio 2013
Cellule staminali, quelle del midollo osseo una vera e propria “fabbrica di tessuti” - Il Fatto Quotidiano
Cellule staminali, quelle del midollo osseo una vera e propria “fabbrica di tessuti” - Il Fatto Quotidiano
Le cellule staminali del midollo osseo si rivelano una vera e propria “fabbrica di tessuti”: grazie ad esse sono stati ottenuti in provetta i tessuti di vescica, muscolatura liscia, vasi sanguigni e tessuto nervoso. Il risultato, pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) si deve a un gruppo di ricerca coordinato dall’americana Northwestern University.
I tessuti sono stati generati a partire da cellule di pazienti con la spina bifida perché, ha osservato l’urologo Arun Sharma, che ha coordinato il lavoro, “quei pazienti hanno in genere disfunzioni alla vescica. Tuttavia, questo approccio di rigenerazione potrebbe essere utilizzato anche per altri problemi della vescica”. Alcuni pazienti con la spina bifida sviluppano una malattia chiamata vescica neurogena, che causa incontinenza urinaria perché perdono il controllo della minzione a causa di lesioni nervose. In particolare, in questa malattia, i nervi che portano messaggi tra la vescica e il cervello non funzionano correttamente. La cura più usata è l’intervento chirurgico, che prevede il posizionamento di una ‘benda’ derivata dall’intestino su una parte dell’organo malato per aumentarne le dimensioni. Ma la procedura è problematica in quanto il tessuto intestinale presenta complicanze a lungo termine, come lo sviluppo di squilibri elettrolitici, infezioni, fino al cancro alla vescica.
Nell’esperimento, i ricercatori hanno prelevato due diverse popolazioni di cellule del midollo osseo: staminali e cellule progenitrici e le hanno fatte crescere su impalcature sintetiche ed elastiche, un elastomero di poliestere biodegradabile. Un materiale, ha osservato Sharma, che “ha la capacità di simulare le proprietà meccaniche della vescica”. Stimolate da fattori di crescita, le cellule si sono differenziate formando i tessuti della vescica che sono stati trapiantati nei topi. In pratica nella tecnica, l’impalcatura su cui crescono i tessuti sostituisce la benda. Poiché la procedura, osserva Sharma, “non usa tessuto intestinale, ha il vantaggio di far aumentare il tessuto, senza rischi a lungo termine ma per confermare la tecnica definitivamente sono necessari ulteriori studi”.
FONTE: Il Fatto Quotidiano
Le cellule staminali del midollo osseo si rivelano una vera e propria “fabbrica di tessuti”: grazie ad esse sono stati ottenuti in provetta i tessuti di vescica, muscolatura liscia, vasi sanguigni e tessuto nervoso. Il risultato, pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) si deve a un gruppo di ricerca coordinato dall’americana Northwestern University.
I tessuti sono stati generati a partire da cellule di pazienti con la spina bifida perché, ha osservato l’urologo Arun Sharma, che ha coordinato il lavoro, “quei pazienti hanno in genere disfunzioni alla vescica. Tuttavia, questo approccio di rigenerazione potrebbe essere utilizzato anche per altri problemi della vescica”. Alcuni pazienti con la spina bifida sviluppano una malattia chiamata vescica neurogena, che causa incontinenza urinaria perché perdono il controllo della minzione a causa di lesioni nervose. In particolare, in questa malattia, i nervi che portano messaggi tra la vescica e il cervello non funzionano correttamente. La cura più usata è l’intervento chirurgico, che prevede il posizionamento di una ‘benda’ derivata dall’intestino su una parte dell’organo malato per aumentarne le dimensioni. Ma la procedura è problematica in quanto il tessuto intestinale presenta complicanze a lungo termine, come lo sviluppo di squilibri elettrolitici, infezioni, fino al cancro alla vescica.
Nell’esperimento, i ricercatori hanno prelevato due diverse popolazioni di cellule del midollo osseo: staminali e cellule progenitrici e le hanno fatte crescere su impalcature sintetiche ed elastiche, un elastomero di poliestere biodegradabile. Un materiale, ha osservato Sharma, che “ha la capacità di simulare le proprietà meccaniche della vescica”. Stimolate da fattori di crescita, le cellule si sono differenziate formando i tessuti della vescica che sono stati trapiantati nei topi. In pratica nella tecnica, l’impalcatura su cui crescono i tessuti sostituisce la benda. Poiché la procedura, osserva Sharma, “non usa tessuto intestinale, ha il vantaggio di far aumentare il tessuto, senza rischi a lungo termine ma per confermare la tecnica definitivamente sono necessari ulteriori studi”.
FONTE: Il Fatto Quotidiano
giovedì 13 settembre 2012
EHI TU! Hai midollo?
Sabato 22 Settembre in tante piazze italiane si terrà “EHI TU! Hai midollo?”, la giornata di sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo.
Tutte le informazioni si trovano sul sito http://www.ehituhaimidollo.org/
Tutte le informazioni si trovano sul sito http://www.ehituhaimidollo.org/
Ministro Balduzzi: verso governance per le cellule staminali. Un tavolo di lavoro e un board di saggi
Comunicato n. 179 - 07 settembre 2012
Il Ministro ha stabilito che “vi sia un punto unico di riferimento per valutare tutti gli studi e i risultati che si stanno ottenendo, per approfondire le reali potenzialità di questo tipo di terapie, in modo da garantire elevati livelli di sicurezza ed evitare che le aziende ospedaliere e i pazienti siano oggetti di false illusioni o di truffe vere e proprie”. A tal fine il Ministro Balduzzi ha avviato un percorso per arrivare alla costituzione di un Registro sui trattamenti classificati come “farmaci” e su quelli classificati come “trapianti”, stabilendo al tempo stesso che sia reso disponibile un expertise per i professionisti.
Il Ministro conferma, anche in relazione ai fatti di Brescia, l’efficacia di tutte le attività regolatorie e ispettive a partire da quelle di Aifa e dei Carabinieri del Nas. Ritiene inoltre che occorra “sviluppare una governance dell’intero sistema dello studio e dell’utilizzo di cellule staminali in Italia da parte del Governo che risponda alla domanda e dia supporto alle domande e alle aspettative delle famiglie e dei pazienti con rigore scientifico”.
Le cellule staminali mesenchimali sono cellule che hanno la capacità di differenziarsi, crescere e sono in grado di diventare osso, cartilagine, grasso. E’ stato dimostrato che inoltre che sono in grado di interagire con il sistema immunitario. Per questo motivo vengono utilizzate all’interno di studi clinici sperimentali per il trattamento di alcune patologie che riguardano il sistema immunitario, come quelle che possono sorgere dopo un trapianto. Oggi esistono nel mondo 1206 pubblicazioni che riguardano l’uso clinico delle staminali mesenchimali. Attualmente sul sito della Federal Drug Administration, massima autorità di riferimento mondiale per i protocolli clinici di ricerca, sono registrati 259 studi clinici nel mondo che prevedono l’utilizzo di cellule mesenchimali. Tre di essi sono italiani, contro 20 in Spagna, 9 in Belgio e 8 in Francia. In Italia i tre studi sono in corso uno tra Pesaro e Pavia e due a Bergamo. Oltre a questi in Italia esistono 13 Cell-Factory autorizzate da Aifa dove vengono prodotte cellule staminali, attraverso specifiche manipolazioni, utilizzate per terapie sull’uomo. Eccone l’elenco:
1) A. O. “San Gerardo“ MONZA
2) Areta International GERENZANO (VA)
3) Istituto Neurologico “Carlo Besta” UPTC MILANO
4) O. S. Maria Di Terni Cell Factory TERNI
5) Istituti Ortopedici Rizzoli BOLOGNA
6) Ospedale Maggiore Policlinico di Milano “Cell Factory
7) Molmed S.p.A MILANO
8) Fidia Advanced Biopolymers Srl ABANO TERME (PD)
9) Ospedali Riuniti di Bergamo A.O. Lab. Terapia Cellulare e Genica BERGAMO
10) Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia MODENA
11) FaBioCell ROMA
12) Centro di Riferimento Regionale per la coltura di epidermide umana in vitro e banca per la crioconservazione dei tessuti. A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda MILANO
13) Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) MELDOLA (FC).
L’impiego clinico di una combinazione di cellule viene considerato terapia farmacologica se la cellula viene sottoposta in laboratorio a manipolazione estese, come la proliferazione. Negli altri casi è trapianto. Nel primo caso le valutazioni e le procedure di autorizzazioni sono affidate all’Aifa. Nel secondo al CNT. Resta affidata all’Istituto Superiore di Sanità il controllo della qualità del prodotto cellulare.
FONTE: http://www.salastampa.salute.gov.it
Etichette:
cellule staminali mesenchimali,
dal Ministero
martedì 6 marzo 2012
Appuntamento con le staminali a Monserrato!
Sempre venerdì 9 Marzo, si terrà a Monserrato la conferenza “Venti regioni d’Italia unite dalla scienza”. L'iniziativa promossa da Unistem, Università degli studi di Milano, coinvolge atenei, licei e istituti tecnici. Il tema della conferenza è la ricerca sulle cellule staminali. Maggiori informazioni su http://www.sardegnaoggi.it
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